L'evento è stato inserito nel calendario degli
UN Food Systems Summit Independent Dialogue
Rappresentando, secondo le stime del Quantis Food Report Dig In, il 28% delle emissioni globali di gas serra (GHG), il sistema alimentare ha un ruolo critico nel raggiungimento dell’obiettivo di contenimento del riscaldamento globale nel prossimo decennio.
Ma cosa significa esattamente questa percentuale?
Come può essere ulteriormente suddivisa nelle sue componenti per ricostruire a ritroso, from Fork to Farm, il percorso di un alimento, dalla tavola dei consumatori alla materia prima agricola? E quali sono gli hotspot lungo le Supply Chain alimentari, in termini non solo di emissioni ma anche di consumo d’acqua, perdita di biodiversità, utilizzo del suolo e una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori?
Quantis e Regenerative Society Foundation intendono rispondere a queste domande, condividendo prassi virtuose e sostenibili nei diversi momenti della filiera agroalimentare, e al contempo interrogandosi sulla rotta da tracciare per garantire a tutti un cibo buono e sostenibile, per le persone come per l’ambiente. Adottando un approccio multisettoriale e multilaterale, insieme ai nostri ospiti discuteremo di come stabilire le priorità e impostare strategie di sostenibilità, fissare traguardi significativi, contribuire all’UN Food System Summit Action Tracks 1-2-3, tracciare i progressi fatti e comunicarli in modo coerente e credibile. Partendo dal piatto per arrivare al campo, dove pratiche innovative di agricoltura rigenerativa ci offrono una prospettiva positiva di sviluppo sostenibile, guardando già oltre il 2030.
Durante questo webinar, tenuto in lingua inglese, esperti da realtà leader quali The Earth institute – Columbia University, Consumers International, Fondazione Ernesto Illy, Mutti S.p.A., Rodale Institute, Too Good To Go esploreranno le migliori prassi, con il maggiore impatto potenziale nelle fasi chiave della catena del valore alimentare e si confronteranno per creare un sistema alimentare che ottimizzi sia la salute umana che quella ambientale.
