La Repubblica | In un’intervista concessa al gruppo GeDi – ripresa quindi oltre che nell’edizione cartacea del giornale anche, tra gli altri, su La Stampa Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana racconta il percorso di sostenibilità del settore, e i cantieri di sostenibilità in cui l’associazione è impegnata che «hanno portato a una diversa percezione del Made in Italy: bello, benfatto e ora anche sostenibile».
Tra questi, la seconda edizione dei Sustainable Fashion Award, in “collaborazione con enti come Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite, Fondazione Ellen McArthur e Quantis” –ricorda la giornalista autrice del pezzo – “(che) ha portato alla definizione di ESG (rating che misurano l’impatto ambientale e sociale di un’impresa) molto rigorosi che fungono da imprescindibili criteri per le nomine” .
“Abbiamo cambiato nome perché i riconoscimenti rispondono a un approccio più scientifico e premiano le realtà che si sono distinte per la loro visione ambientale in senso lato: economia del riciclo, diritti umani, biodiversità” sintetizza il presidente, dando appuntamento alla industry per il fine settimana successivo a Milano, in chiusura della Fashion Week.
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